L’inquinamento, l’effetto serra, lo scirocco africano. Ebbene sono tutte cause che rendono l’aria estiva afosa. Sono tutti motivi che ci spingono a usare l’aria condizionata. Ma il termine condizionata fa pensare che noi possiamo decidere l’aria da respirare e da cui trarre beneficio; significa anche che essa è condizionata dall’umidità e dalla temperatura presente in un certo ambiente. Ma se è condizionata, siamo anche noi a decidere con un pulsante di ridurre l’umidità. E se le nostre decisioni fossero sbagliate? Se invece di farci del bene ci facessimo del male? Vediamo ora di parlarne meglio.

Aria condizionata: Questione di sbalzi
Quello che ovviamente succede quando accendiamo il condizionatore o il climatizzatore, e quindi riversiamo nella nostra casa chili di aria condizionata; i due termini per esempio differiscono, perché il climatizzatore ci dà la possibilità di deumidificare, di ripulire l’aria, di effettuare un ricircolo dell’aria che proviene dall’esterno; è cambiare la temperatura che ci ha fiaccato e ci ha riempiti di sudore. Ma se il cambiamento fosse esagerato? Succede infatti che uno sbalzo di oltre quattro gradi, o peggio sei, genera la forte possibilità di incorrere in problemi respiratori e non solo.
Dunque stiamo a casa, o lavoriamo in ufficio, e abbiamo deciso di metterci proprio davanti alla griglia da cui fuoriesce il getto d’aria condizionata. Niente di più sbagliato. Magari siamo anche senza maglietta! Le conseguenze possono essere tosse e mal di gola. Visto che abbiamo raffreddato troppo il corpo impedendo al sangue di irrorare bene le vie nasali e respiratorie in generale. Se poi abbiamo lasciato acceso il condizionatore per tutta la notte potremmo alzarci con i muscoli contratti e un bel mal di testa.
Aria condizionata: si consiglia
Quindi per levarci di dosso i problemi dell’aria condizionata ancor prima che possano presentarsi sarebbe consigliabile:
- Non deumidificare eccessivamente fino al limite di rendere l’aria secca. Ciò significa mantenere una percentuale di umidità tra il 40 e il 60%.
- Tenere la differenza tra la temperatura esterna e quella interna non oltre i 4 gradi.
- Non stare davanti al getto d’aria. Chi ha problemi cronici alle vie respiratorie li aggraverà.
- Coprirsi, non stare nudi mentre circola aria condizionata.
- Pulire bene i filtri. I batteri amano la sporcizia e il caldo che si annidano attorno alla griglia del filtro.
- Anche l’acqua che si raccoglie nella vaschetta dopo aver deumidificato diventa una casa ideale per i batteri. Quindi occuparsi della manutenzione è fondamentale!
- Tenere acceso il condizionatore nelle ore più calde.
Aria condizionata: si raccomanda
L’aria condizionata può salvare la vita e il lavoro. Quando umidità e afa non demordono gli anziani sono quelli che rischiano di più. Quindi si consiglia bere tanta acqua e usare correttamente l’aria condizionata. Per loro il refrigerio è di vitale importanza. Inoltre, alcune statistiche dicono che mantenere una temperatura dell’ufficio non superiore ai 21 gradi aiuti a tenere efficienti i risultati lavorativi. Questo perché col caldo è facile che cali l’attenzione.