L’origine dei pistacchi si perde nella notte dei tempi. Frutto pregiato, considerato benefico per la mente e il corpo, veniva coltivato in Medio Oriente già in età preistorica. La pianta può raggiungere i 12 di altezza e vivere anche 300 anni.
Introdotti in Europa dagli Arabi nel X sec. e coltivati in Sicilia nella cittadina di Bronte, i pistacchi sono un vero toccasana per la salute.
I pistacchi contengono molte proprietà nutrizionali: sono ricchi di vitamina A,B1,B2,B3,B5,B6, oltre a contenere sali minerali come ferro, fosforo, manganese, potassio, e rame. 100 gr di pistacchi apportano circa 557 kcalorie, di cui 44 gr di lipidi, 21 di proteine, e 28 di carboidrati. Il resto è costuito da acqua, fibre, sali minerali e vitamine.
BENEFICI
I benefici del pistacchio sono molteplici. Iniziamo dall’elevata quantita’ di antiossidanti i quali contrastano l’invecchiamento cellulare. Ma non solo. Tali frutti sono ricchi per il 50% di grassi insaturi, che agiscono riducendo il problema dell’ipertensione. Gli stessi benefici si hanno anche per il controllo del diabete e del colesterolo.
I fitosteroli, steroli vegetali inoltre riescono a regolare l’assorbimento intestinale, riducendo il colesterolo nel sangue. Chi soffre di diabete, può tranquillamente mangiare il pistacchio perché è un cibo a basso contenuto glicemico. Grazie al loro apporto di Omega 3 e 6, i pistacchi possono essere consumati in gravidanza in quanto i grassi insaturi riescono ad assicurare le condizioni per lo sviluppo del sistema nervoso del feto.
I sali minerali costituenti di cellule e tessuti, aiutano a mantenere in forza ossa e denti, contribuendo all’equilibrio idrosalino dei fluidi corporei. Ma i benefici non finicono qui. Numerosi studi dimostrano che i pistacchi, non solo controllano l’aumento di peso, ma aiutano a dimagrire, grazie all’alto contenuto di fibre che gli conferisce un alto potere saziante.
Il prezioso frutto contiene due carotenoidi che non si trovano nella maggior parte della frutta secca. I carotenoidi sono dei potenti antiossidanti, i quali diminuisono il rischio di sviluppare la degenerazione maculare legata all’età, che è la principale causa di danni visivi e cecità.
