Home SALUTE Attacchi di panico: come riconoscerli e risolverli

Attacchi di panico: come riconoscerli e risolverli

Gli attacchi di panico sono classificati tra i disturbi d’ansia e sono molto più comuni di quanto si possa pensare. L’incidenza maggiore di questo disturbo si ha nelle donne e spesso non viene riconosciuto e di conseguenza chi ne è affetto non riceve alcuna cura. Nella maggioranza dei casi si guarisce, ma in altri casi seppur piuttosto rari questi disturbi possono verificarsi ripetutamente.attacchi di panico

Gli attacchi di panico possono essere causati da vari fattori, come per esempio dei periodi particolarmente stressanti che portano a manifestazioni sempre maggiori di ansia per via dei ritmi frenetici che vengono vissuti. L’ansia non deve essere vista sempre in negativo, poichè quando è lieve può aiutare a inquadrare bene determinati aspetti della propria vita e delle proprie giornate. Il problema sorge quando si ha la sensazione che l’ansia sia talmente forte da non poter essere gestita, tanto da causare un senso di oppressione. E’ in quel momento che ciò può arrivare ad innescare dei problemi più gravi quali gli attacchi di panico.

Attacchi di panico: sintomi e cause

Le cause che possono innescare un attacco di panico possono essere le più svariate: un forte periodo di stress, la perdita di una persona a cui si teneva particolarmente, storia familiare pregressa o avvenimenti particolarmente traumatici.

I sintomi degli attacchi di panico sono molti:

  • tachicardia
  • nausea
  • senso di soffocamento e oppressione
  • senso di svenimento
  • mancata percezione del tempo e del luogo in cui si è
  • paura di morire
  • formicolio e brividi per tutto il corpo.

La durata degli attacchi di panico non è uguale per tutti, può infatti durare fino a mezz’ora, ma anche tutto il giorno nei casi più critici.

Attacchi: panico o ansia?

Gli attacchi di panico e di ansia spesso vengono definiti come se fossero la stessa cosa, ma è importante capirne la differenza. Un attacco d’ansia infatti comporta spesso un senso di paura molto forte, negli attacchi di panico invece si arriva a perdere la percezione della realtà. Le persone che soffrono di questi disturbi spesso tendono a rinchiudersi in se stessi, limitando i rapporti interpersonali e molte attività quotidiane, fino all’abbandono del lavoro nei casi più gravi.

Attacchi di panico: cosa fare in gravidanza?

In alcuni casi può verificarsi l’eventualità di attacchi di panico durante la gravidanza. Uno studio ha dimostrato che in questo caso i sintomi tendono ad essere più lievi grazie probabilmente all’aumento del progesterone in questo periodo. In ogni caso è importante effettuare dei controlli di routine ed intraprendere delle attività che possano limitare l’ansia di cui spesso molte donne in gravidanza soffrono.

Attacchi di panico: rimedi

I rimedi in questi casi non sono solo di tipo farmacologico, anche se spesso si tende a sottovalutare altri aspetti. I farmaci possono risultare utili per arginare i sintomi sul momento, ma per arrivare ad una risoluzione definitiva è importante che il paziente acquisisca consapevolezza riguardo alle motivazioni scatenanti di questo disturbo. In molti casi la psicoterapia risulta molto utile per determinare le reali cause. E’ importante che chi soffre di questo disturbo si faccia aiutare, ammettendo di essere di fronte ad un problema, infatti spesso chi soffre di attacchi di panico nasconde il suo problema convincendosi che con il tempo tutto tornerà al suo posto.