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Cicatrici sul cuore: difficile guarire

Il cuore di qualcuno ha più cicatrici di altri, difficile essere compresi pienamente da chi invece non ne ha; oppure, se anche ne ha qualcuna, non sono altro che trascurabili scalfitture in superficie.

Un cuore pieno di cicatrici
Un cuore pieno di cicatrici

Quante volte, quando siamo feriti profondamente, sentiamo il bisogno di appoggiarci a qualcuno in cerca di conforto, comprensione e sostegno? Difficile da trovare però, tanta disponibilità in un altro essere umano se non ha vissuto simili esperienze: in caso di gravi problemi, di norma, amici e parenti se la cavano con una gran pacca sulla spalla e, dopo un sorriso quasi imbarazzato esclamano apparentemente coinvolti: “Su dai, non è niente di grave: il dolore passerà in poco tempo, gli eventi negativi, le tragedie, le ferite che la vita infligge e le cicatrici rimaste, non sono altro che lezioni utili per migliorare, crescere e maturare”.

Certo, a essere ottimisti e filosofi, si può vedere anche così. Ma questa storiella vagliela a raccontare a chi, dalla vita, non ha avuto altro che calci nel sedere. A chi ha sempre avuto difficoltà insormontabili, dolori più o meno intensi, amarezze, delusioni, drammi. E a chi ha sempre incrociato le persone sbagliate lungo il suo percorso, ha vissuto eventi devastanti e mancanze di ogni genere – morali, fisiche e spirituali. Un’intera esistenza costellata di cicatrici che adornano il cuore, come un ricamo sottilissimo ma pungente.

È vero, come affermano spesso gli altri, che una cicatrice in un certo senso può anche essere “bella”: in fondo, mostra quanto una persona può diventare matura, sensibile, empatica, più “umana” grazie alle sofferenze vissute; e migliore, forse, rispetto a chi in vita sua non ha mai sofferto, tranne che per un taglietto fastidioso sul dito mignolo o per un foruncolo sul naso. I primi però, certamente scambierebbero volentieri i loro “ricamini sul cuore“, in cambio di una vita serena, placida e priva di qualsiasi ferita, che non hanno mai “potuto” vivere.