Clemente mimun, direttore del Tg5 non si accontenta mai, ed è per questo che da lunedì vedremo uno studio e una grafica moderni, ma non l’anima che rimarrà la stessa
nuovo studio e grafica
Il Tg5 cambia volto e si rinnova con uno studio e una grafica nuovi, più moderni e al passo con i tempi. Queste le intenzioni del direttore Clemente Mimun che vuole dare una nuova immagine per i telespettatori. Sarà tutto più chiaro e avanzato, tranne l’anima che rimarrà tale a quello che 26 anni fa gli fu proposto da Silvio Berlusconi che chiese di fare un telegiornale vicinissimo alla gente e non ai giochetti di palazzo, assicura il direttore.
voglia di cambiamenti e di sfide come Vasco
Era il 1992 quando Clemente mimun insieme a Enrico Mentana, Lamberto Sposini, Emilio Carelli e Cristina Parodi fondava il Tg5 e ora lo dirige dal 2007. Da lì, egli apporta numerosi cambiamenti a partire dall’introduzione di nuovi approfondimenti e rubriche e cambi di conduzione con qualche polemica.
Il direttore nel spiegare i motivi del rinnovamento, si paragona al cantante Vasco Rossi suo amico di vecchia data che dopo il grande concerto del Modena Park con 225 mila presenze vuol continuare a dedicarsi ad altre sfide. Lo stesso farà lui. Non si fermerà. Ringrazia pure i suoi giovani giornalisti ed è proprio a loro che rimpiange la sua professione negli anni 70: lui ha fatto la gavetta, ma ricorda che le occasioni di certo non mancavano. Se si aveva talento, bravura, e un pizzico di fortuna si potevano fare grandi passi. Oggi invece è molto più complicato e sostiene come sia ancora più doveroso per la sua generazione dare una mano ai giovani anche perché i ragazzi di oggi sono molto più preparati della vecchia classe giornalistica.
L’altro obiettivo del direttore è quello di lanciare più ponti possibili verso i giovani che puntano all’informazione via web. Afferma come sia importante cercare di conquistare la nuova generazione che è sempre più attenta e informata.
