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Telefonia: l’Agcom ristabilisce la fatturazione mensile invece che a 28 giorni

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Il settore della telefonia, sia fissa che mobile, vuoi per le novità tecnologiche sempre più frequenti, vuoi perché la nostra è una società sempre più interconnessa, è sempre in fermento e la battaglia per conquistare nuovi clienti e aumentare i margini di guadagno si fa ogni giorno più accesa. Tanto che i vari operatori sul mercato le studiano tutte a tale scopo.

Cosa succedeva con la fatturazione a 4 settimane?

Una pratica che era stata adottata nell’ultimo anno e mezzo era quella di far durare il credito telefonico, e quindi la fatturazione,  non il canonico mese di 30 giorni o 31 che fosse, ma bensì 28 giorni o 4 settimane. A prima vista sembrerebbe non cambiare nulla. In fondo un mese è composto da 4 settimane, quindi sempre un mese o giù di lì durava la ricarica.

Ma, in effetti, se ci soffermiamo a rifletterci un po’, vediamo che non è proprio così. Infatti, a ben pensare un anno e’ composto da 52 settimane e 52 è un multiplo di 4. E cosa succede se dividiamo 52 per 4? Il risultato, guarda un po’, è 13. Ma i mesi dell’anno sono 12. Quindi? Quindi, in pratica, con la fatturazione a 4 settimane si pagava un mese in più.

Cosa ha stabilito l’Agcom?

Dato che questa pratica era ormai stata adottata da tutti gli operatori telefonici presenti in Italia, sembrava ormai entrata nell’uso comune. E la si accettava come qualcosa di ineluttabile. Comunque, diverse Associazioni a tutela dei consumatori hanno subito fatto notare l’incongruenza nella fatturazione ad esclusivo danno dei consumatori e finalmente, come riporta oggi il sito online del Corriere della Sera, l’Autorità di Vigilanza sulle telecomunicazioni è intervenuta ordinando ai vari operatori telefonici presenti sul mercato italiano di ritornare alla fatturazione su base mensile entro 90 giorni.

Come riportato dal Corriere della sera, la fatturazione mensile, argomenta l’Autorità, permette al consumatore di comprendere bene quali sono i costi legati alla sua tariffa, cosa che non poteva avvenire con la fatturazione a 28 giorni.

Si può dire che è stato ristabilito un più giusto criterio a favore della controparte più  debole, noi consumatori.