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L’ottavo Terrorista in fuga – Forse si è nascosto a Taranto o Bari – Massima allerta!

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Il Famigerato terrorista scappato dalla polizia francese è stato visto oltrepassare il confine italiano. Secondo le autorità il terrorista può aver trovato rifugio presso suoi connazionali in Puglia. Secondo le indagini Taranto e Bari grazie ai suoi porti possono fornire una valida fuga verso est al terrorista. Si prega di condividere l’articolo per informare quante più gente possibile.

La Seat nera usata dai terroristi che hanno portato a termine gli attacchi di Parigi sarebbe stata già ritrovata ieri in un quartiere della capitale francese. Lo riferiscono all’Agi fonti qualificate della polizia di Stato, secondo cui “al momento non è emersa alcuna evidenza di possibili collegamenti con l’Italia o di persone transitate sul nostro territorio”.

La Seat nera usata dai terroristi che hanno portato a termine gli attacchi di Parigi sarebbe stata già ritrovata ieri in un quartiere della capitale francese. Lo riferiscono all’Agi fonti qualificate della polizia di Stato, secondo cui “al momento non è emersa alcuna evidenza di possibili collegamenti con l’Italia o di persone transitate sul nostro territorio”.
IL GIALLO DELLA SEAT- Si cerca in tutto il Nord Italia una Seat Ibiza nera, targata GUT 18053. A bordo ci sarebbe un ragazzo francese di 32 anni, Baptiste Burgy. Le autorità francesi sospettano possa essere uno dei terroristi del commando parigino. Già sabato mattina era stata diramata una nota dal servizio di cooperazione internazionale di polizia a tutti gli uffici competenti italiani in cui si chiedeva di ricercare l’auto in questione. All’Ucigos (Ufficio centrale antiterrorismo italiano) “non risulta che la vettura sia entrata nel territorio italiano”.

UN KAMIKAZE ERA AUTISTA DI BUS – Gli investigatori francesi, nel frattempo, hanno scoperto che Samy Amimour, uno dei kamikaze del Bataclan, era autista di autobus della RATP, la compagnia del trasporto pubblico parigina, ma si era licenziato nel 2012. Amimour era nato a Parigi nel 1987 e dal 2013 era oggetto di un mandato di cattura internazionale perché aveva violato la libertà vigilata dopo essere stato messo sotto inchiesta, nell’ottobre 2012, per associazione a delinquere con fini di terrorismo.
BRUXELLES, BLITZ FALLITO – E’ ancora caccia a Salah Abdeslam, l’ottavo terrorista degli attacchi di Parigi. E’ terminato il blitz a Bruxelles. L’uomo non sarebbe stato catturato. Lo riporta SkyTg24. Suo fratello Brahim, considerato responsabile dell’attacco al caffè in boulevard Voltaire, era morto negli attentati.
La polizia belga ha rilasciato cinque dei sette sospetti arrestati sabato, tra cui Mohamed Abdeslam, fratello del kamikaze ricercato Salah. Lo riporta la stampa belga online. Secondo il suo avvocato, il fatto che sia stato rimesso in libertà senza essere incolpato di nulla, dimostra che non ha nulla a che fare con gli attentati di Parigi. A riferirlo è l’agenzia ANSA.
INDIVIDUATA LA MENTE – La mente dietro gli attentati di Parigi è il belga Abdelhamid Abaaoud, il cervello della cellula di jihadisti neutralizzata dalle forze speciali della polizia belga a Verviers a gennaio scorso. Lo riferiscono fonti ufficiali francesi. Come riporta l’Ansa, Abaaoud sarebbe anche dietro agli attentati al treno Thalys. L’uomo è scappato in Siria lo scorso gennaio.
UN KAMIKAZE PASSO’ DALLA GRECIA – La procura di Parigi ha confermato che uno dei kamikaze di venerdì, fattosi esplodere fuori dallo Stade de France, era transitato per la Grecia. C’è “concordanza”, spiegano gli inquirenti, tra le sue impronte digitali e quelle rilevate durante un controllo in Grecia in ottobre. Non è invece confermata l’autenticità del passaporto siriano con cui è stato ritrovato

IDENTIFICATI ALTRI DUE KAMIKAZE – Altri due kamikaze degli attentati di Parigi, uno morto al Bataclan e l’altro vicino allo Stade de France, sono stati identificati. Lo ha dichiarato il procuratore di Parigi, precisando che uno dei due era oggetto di un mandato di arresto internazionale per violazione della libertà vigilata ed era indagato per una vicenda legata al terrorismo. L’uomo ricercato, precisa la procura, si chiamava Samy Amimour, nato a Parigi nel 1987. E’ noto alla giustizia antiterrorismo “per essere stato messo sotto inchiesta il 19 ottobre 2012 per associazione a delinquere con fini di terrorismo (progetto fallito di partenza per lo Yemen), e messo in libertà vigilata”. Era fuggito nel 2013, e da allora era oggetto di un mandato di cattura internazionale. tre persone “del suo ambiente familiare” sono state fermate, aggiungono gli inquirenti.
LA FRANCIA BOMBARDA L’ISIS – Diluvio di fuoco su Raqqa, la ‘capitale’ dell’Isis in Siria, da dove era partito l’ordine del Califfo Abu Bakr al-Baghdadi di attaccare Parigi e dove si sono addestrati gli attentatori che hanno sconvolto l’Europa. Come riporta l’agenzia Ansa, Francois Hollande aveva annunciato che la vendetta della Francia sarebbe stata “spietata”. E ha mantenuto la promessa. Almeno trenta raid aerei hanno messo in ginocchio la città siriana nelle ultime ore. Dodici jet francesi – guidati da dati di intelligence Usa e in coordinamento con gli americani – hanno scatenato l’inferno colpendo i centri di comando, di addestramento e reclutamento dello Stato islamico assieme ad altri obiettivi “nevralgici” dei jihadisti. La città è avvolta in una palla di fuoco, hanno testimoniato gli attivisti sul terreno, ed è saltata del tutto la corrente. Dopo le rivendicazioni dell’IsiS, si è saputo che è stato al-Baghdadi in persona ad ordinare di colpire i Paesi “nemici”, creando un’unità specifica per la pianificazione degli attacchi terroristici all’estero. E Baghdad aveva avvertito della minaccia “imminente” Parigi, Teheran e Washington 24 ore prima della mattanza nella capitale francese.