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“La mossa del cavallo” un romanzo storico nella Vigata di Montalbano

Lunedì, 26 febbraio, su Raiuno il romanzo storico di Camilleri “la mossa del cavallo” con Michele Riondino

Michele Riondino interprete nel romanzo “la mossa del Cavallo”

Dopo l’ennesimo successo dei due episodi di Montalbano, Camilleri porta in tv il racconto storico “la mossa del Cavallo“. Un mix tra romanzo storico e giallo che sembra un western alla siciliana con tutte le contraddizioni che ancora oggi divide l’Italia: differenze tra Nord e Sud, corruzione, criminalità organizzata difficoltà di integrazione.

Anticipazioni romanzo la mossa del cavallo

Il romanzo storico, “la mossa del Cavallo” è ambientato all’indomani dell’Unità d’Italia, nel 1877, nell’immaginaria fino conosciuta Vigata, almeno televisivamente, perché teatro degli episodi polizieschi del commissario Montalbano. Michele Riondino che in passato ha già interpretato il giovane montalbano è il protagonista di nome Giovanni Bovara nato a Vigata ma che ha sempre vissuto al nord (nella prima parte del film ha un accento genovese). Egli è stato mandato in Sicilia per investigare sull’applicazione dell’imposta ‘sul macinato’ (l’odiata ‘tassa sul pane’ come veniva chiamata allora) che sta provocando in paese episodi di corruzione e strane morti tra i funzionari.

Mentre indaga su corruzione tra funzionari e mulini gestiti dal boss locale, le cose si complicano quando Bovara assiste all’omicidio di un prete conosciuto e che ha molti nemici. L’ispettore si ritrova nei panni dell’accusato. Solo con “la mossa del cavallo“, egli uscirà indenne con un cambio di linguaggio, dal genovese al dialetto siciliano.

È lo stesso Riondino con un tweet postato dall’Ufficio Stampa Rai ad affermare:

“Il mio personaggio utilizza l’unico strumento che ha per uscire dalle trappole: il dialetto siciliano. Come attore, è stato un lavoro molto particolare perché è la lingua che si studia nella vita, non a scuola”.

Il punto di vista di Andrea Camilleri

Lo scrittore Andrea Camilleri afferma: “Provo un po’ di paura di fronte a tanto consenso, io ci trovo delle qualità ma non tali da giustificare questo plebiscito su Montalbano”. A chi attribuisce all’essere “rassicurante” il successo di Montalbano, Camilleri replica: “Montalbano non è affatto rassicurante come non lo è La mossa del cavallo che anzi è proprio una critica a come si fece l’Italia unita”.

Sottolinea: “in questo romanzo ho cercato di chiamare le cose con il loro nome. La tassa sul macinato era odiosa. E la leva obbligatoria arrivò come una ulteriore tassa per le famiglie povere che si vedevano private di due braccia giovani per quattro anni. Uno degli errori più giganteschi del governo nazionale. E però, nello stesso tempo, questi ragazzi che partivano tutti insieme, dal Piemonte come dalla Sicilia, costituirono la prima vera unità d’Italia”.

Aspettando di vedere Michele Riondino egli ringrazia:

Ringrazio Andrea Camilleri per aver scritto il romanzo e la per aver voluto ‘rischiare’ con questo film”