Home Rimedi Naturali La Bardana è davvero la pianta della pelle?

La Bardana è davvero la pianta della pelle?

Nella mente di ognuno, anche dei non addetti ai lavori, il nome “Bardana” è spesso associato a “depurativo”. La Bardana è una delle erbe più conosciute nell’erboristeria classica e le si attribuiscono numerose proprietà, non sempre sperimentate a livello clinico.

È una pianta biennale (un tempo conosciuta con il nome di Lappola), tipica dei luoghi incolti di qualsiasi latitudine. Le sue foglie, tondeggianti e dal margine ondulato, sono molto grandi alla base, più piccole ascendendo lungo lo stelo. Le infiorescenze sono capolini globulari color violetto (la pianta appartiene infatti alla famiglia delle Composite).

Proprietà

Le foglie di Bardana, usate tradizionalmente come depurative e antiacneiche, contengono sostanze antisettiche (polifenoli, olio essenziale): esse venivano usate tradizionalmente per uso esterno contro foruncoli, eczemi e dermatite seborroica (frizionando il cuoio capelluto in caso di capelli grassi); oppure si consumavano in insalate.

Oggi in erboristeria si trova la radice in taglio tisana, oppure in estratto idroalcolico o in compresse.

La cosiddetta azione “depurativa” (il cui significato è molto vago) potrebbe essere attribuita alla presenza nelle radici di inulina, disaccaride del fruttosio che esplica attività prebiotica (cioè fa da “terreno di crescita” alla microflora intestinale).

Altri componenti sono polisaccaridi, acidi organici, steroli e guaianolidi. Questi ultimi sembrano avere una lieve azione ipoglicemizzante e, malgrado non sia giustificato un loro impiego nei diabetici, possono potenziare l’azione di ipoglicemizzanti orali.

Alla Bardana sono state anche attribuite attività drenanti e antiuriche, non ancora confermate ufficialmente.

Utilizzi

La radice in taglio tisana si assume previa decozione: si fa bollire per cinque minuti un cucchiaio di radice per tazza, si lascia riposare per qualche minuto e si beve al mattino a digiuno. In alternativa possono essere imbevute compresse per l’applicazione locale a livello di foruncoli ed eczemi.

Le tinture madri hanno in genere un dosaggio di 30-50 gocce per tre volte al giorno, mentre per l’estratto secco la posologia è indicata in confezione.

Bardana e acne

La Bardana è da sempre stato il “rimedio dell’acne”. Ma funziona davvero?

È bene ricordare che l’acne è un disturbo a base ormonale: si può soltanto tenere sotto controllo. Queste sono le uniche attività che potrebbero avere un senso nel trattamento dell’acne e degli sfoghi cutanei:

antisettica: l’estratto di Bardana, per uso esterno, ha una moderata azione battericida nei confronti di Staphylococcus aureus, il batterio più comune delle infezioni a carico della pelle;

antinfiammatoria: contro il rossore infiammatorio sviluppato dai foruncoli, sempre esternamente;

riequilibrante della microflora intestinale, le cui disbiosi hanno però un ruolo marginale nel quadro acneico.

In sintesi gli impieghi più razionali della Bardana in erboristeria sono legati al gonfiore addominale e al controllo locale di foruncolosi e altri sfoghi cutanei.