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Ipotiroidismo: cause, sintomi e cure

tiroide

La tiroide è una piccola ghiandola che si trova davanti alla trachea ed ha il compito di produrre gli ormoni tiroidei. Ha un ruolo fondamentale, quello di regolare il metabolismo e, quindi, di permettere il corretto funzionamento di tutti gli organi del nostro corpo. Quando questa ghiandola non funziona correttamente, si possono verificare varie complicazioni. Possono, così, presentarsi due disfunzioni: l’ipotiroidismo e l‘ipertiroidismo che abbiamo già visto in un precedente articolo.

Cause dell’ipotiroidismo 

L’ipotiroidismo si verifica quando la tiroide non produce abbastanza ormoni tiroidei e ciò porta ad un rallentamento dell’organismo. Spesso colpisce le donne in quanto tendono a sviluppare nel corso della loro vita più malattie autoimmuni, che renderanno più vulnerabili gli effetti di questa patologia.

Sintomi come la perdita di memoria e di concentrazione possono essere associati per esempio allo stress, ma non è da escludere che possano indicare un problema alla tiroide. Visite mediche frequenti ed analisi sono molto importanti per curare la malattia e prevenire il suo progresso.

Sintomi dell’ipotiroidismo

Quando i livelli di ormoni tiroidei sono bassi, il nostro organismo funziona lentamente.
I sintomi più comuni sono:

Stanchezza, affaticamento, mancanza di energia.

Dolori muscolari e debolezza articolare.

Cambiamenti di personalità, tristezza e depressione associata ad una minore funzionalità della memoria.

Caduta dei capelli, pelle secca, unghie fragili.

Aumento di peso, stitichezza, freddo, costipazione.

Ciclo mestruale più abbondante.

Infertilità e aborti spontanei.

Cause:

L’ipotiroidismo può originarsi per diversi motivi. La causa più comune dell’ipotiroidismo è la Tiroidite di Hashimoto o autoimmune, che si verifica in seguito ad un’ infezione della tiroide. Il tessuto tiroideo viene attaccato dagli anticorpi prodotti a causa dell’infezione, riducendo così il volume e la funzionalità della tiroide.

E’ molto comune nelle donne dopo i 40 anni, ma può verificarsi anche negli uomini.
Un’altra causa è la Tiroidite post-parto che di solito è asintomatica e, perciò, la maggior parte delle volte non è diagnosticata. Si manifesta nel 5% delle donne che hanno portato a termine la gravidanza e in genere entro i 6 mesi dal parto. È molto più frequente nelle donne affette da diabete mellito di tipo 1.

Nell’ 80% dei casi le pazienti recupereranno il normale funzionamento della tiroide dopo circa un anno.
L’ ipotiroidismo congenito, invece, quando il neonato nasce senza la tiroide o quando la sua dimensione è ridotta e mal funzionante.
Fra le altre cause ricordiamo la radioterapia per il trattamento del cancro nel collo, la tiroidite subacuta prodotta da un infezione del tratto respiratorio, i farmaci antitiroidei, il trattamento con il litio, l’asportazione della tiroide o la carenza di iodio nella dieta.

Fattori di rischio:

L’ipotiroidismo è una malattia abbastanza frequente e la maggior parte delle persone affette non sa di esserlo. I fattori di rischio sono rappresentati da: donne in età avanzata, donne nel periodo post-parto, donne con colesterolo alto, anemia, vitiligine, diabete di tipo 1, celiachia, sindrome di Down, menopausa e depressione.

Cura:

La prima cosa da fare è quella di diagnosticare la malattia prima possibile, quindi tutti coloro che presentano i fattori di rischio e/o i sintomi e donne in stato di gravidanza devono accertare la presenza o meno dell’ipotiroidismo, recarsi dal medico e sottoporsi ad una serie di esami del sangue.

Non esiste una cura preventiva per questa malattia. Chi è affetto dall’ipotiroidismo è sottoposto ad un trattamento per tutta la vita, con l’assunzione per via orale di un farmaco. Si tratta di una ”terapia sostitutiva”, cioè viene sostituita la funzione della tiroide con l’assunzione dell’ormone tiroideo.
L’ipotiroidismo è, quindi, facilmente curabile e si può condurre una via normalissima, con cura e con un’ alimentazione adeguata, ricca soprattutto di iodio.

Da tenere sotto controllo anche l’ipertiroidismo, che si manifesta quando la tiroide è iperattiva e in questo caso aumenta il rischio di ictus.