Il glutammato monosodico (MSG) è un pericolosissimo additivo estremamente tossico nascosto in alcuni alimenti confezionati e soprattutto nel cibo cinese. Purtroppo questa neurotossina, che viene utilizzata per esaltare il sapore di alcuni cibi, è a buon mercato e di facile reperibilità, fattori questi che lo rendono ancora più pericoloso.
Che cos’è il glutammato monosodico?
Il glutammato monosodico è un additivo alimentare che si compone principalmente di acido glutammico e sodio combinati insieme, questi due elementi, che uniti fra loro sono tossici, vengono utilizzati nella preparazione degli alimenti per dare al cibo un sapore migliore, ciò avviene attraverso veri e propri trucchi che ingannano il senso del gusto facendo così scattare la reazione del “quinto gusto” chiamato Umami.
L’Umami indica, per l’appunto, il sapore del glutammato che comprende il composto altamente tossico del glutammato monosodico, questo può essere facilmente riconosciuto il cibi salati come la pancetta e nei cibi giapponesi.
I pericoli del glutammato monosodico
Il glutammato monosodico è dunque un additivo alimentare altamente tossico, la sua composizione e pericolosità è stata oggetto di numerosi studi scientifici che, nonostante il parere della Food and Drug Administration (FDA) che lo definisce “generalmente sicuro”, hanno dimostrato quanto sia nocivo per la salute dell’uomo consigliando appunto di evitarne assolutamente l’assunzione.
Il glutammato monosodico è stato ricollegato a numerose patologie come l’obesità, le lesioni cerebrali ed altri gravi disturbi del sistema endocrino. Il dottor Russel Blaylock, neurochirurgo e autore di “Excitotoxins: Il gusto che uccide” ha rilasciato un’intervista al Natural News spiegando appunto quanto pericoloso sia il glutammato monosodico, l’additivo alimentare che distrugge le cellule cerebrali provocando danni irreparabili al cervello e malattie neuro-degenerative come la sclerosi multipla, il Parkinson e la malattia di Alzheimer.
Il glutammato monosodico innesca per di più anche altri disturbi come l’asma, la depressione, il diabete e favorisce l’insorgere di irregolarità cardiache. Proprio in riferimento a quest’ultime è bene sapere che molti recettori del glutammato si trovano appunto nel muscolo cardiaco, ciò significa che quando si assumono cibi che contengono glutammato monosodico si espone il cuore e tutto l’apparato cardiocircolatorio ad un gravissimo pericolo che può addirittura portare a morte improvvisa.
Secondo il parere della FDA il glutammato monosodico potrebbe in alcuni casi innescare effetti collaterali quali: mal di testa, dolore al petto e palpitazioni, nausea, vomito, sudorazione eccessiva preceduta da vampate di calore, intorpidimento del viso, obesità, danni agli occhi, stanchezza e disorientamento, pressione al viso o senso di oppressione e difficoltà respiratorie.
Il glutammato monosodico nascosto negli alimenti
Se un alimento viene elaborato non si può essere certi che non contenga il glutammato monosodico in qualunque forma e quantità, questo infatti si mescola con gli alimenti e l’unica certezza che resta per evitare di assumerlo è quella di preferire una dieta a base di prodotti vegetali. Iniziare ad evitare quanto più possibile i contatti con la tossicità del glutammato monosodico è di certo fondamentale, ecco perché anche quando si mangia fuori casa, magari al ristorante, sarebbe opportuno chiedere con quali alimenti vengano composte le portare e domandare, nello specifico, che questa neurotossina non faccia parte delle preparazioni.
Quando invece si va a fare la spesa bisogna prestare molta attenzione alla composizione dei cibi che si intende acquistare, il glutammato monosodico spesso si nasconde molto bene fra gli ingredienti perché viene riportato con diverse e disparate diciture come ad esempio: acido glutammico, gelatina, caseinato di calcio, proteine strutturate, monopotassico glutammato, caseinato di sodio, lievito di nutrienti, estratto di lievito, lievito Autolyzed, proteine idrolizzate, idrolizzato di glutine di mais e sodio glutammato.
Il glutammato monosodico si nasconde il più di 40 alimenti approvati dalla Food and Drung Administration molti dei quali rientrano fra quelli comunemente definiti come spezie o aromi, ecco perché, vista l’alta percentuale di rischio, è bene informarsi e leggere con attenzione le etichette che riportano gli ingredienti dei cibi, così da evitare il più possibile contatti con il glutammato monosodico.
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