Il dolore e la pesantezza che accompagnano le gambe delle donne, soprattutto nei periodi più caldi dell’anno, traggono origine dalla predisposizione ormonale femminile al ristagno venoso negli arti inferiori, il quale fa percepire le gambe gonfie.
Il metabolismo ormonale controlla infatti il tono venoso; l’attitudine può essere peggiorata da fattori ormonali (menopausa, contraccettivi ecc.) o estrinseci (abitudini di vita).
In primo luogo è bene quindi agire sui fattori che acuiscono il problema delle gambe gonfie:
– l’abuso di tacchi o di pantaloni attillati;
– il troppo tempo passato seduti o in piedi;
– il sovrappeso;
– la sedentarietà.
Stile di vita per ridurre le gambe gonfie
Per quanto riguarda la postura, spesso non è possibile modificarla a piacimento (ad esempio sul lavoro). Si possono tentare brevi strategie per stimolare il ritorno venoso, ad esempio:
– accovacciarsi quando possibile;
– alzarsi in punta di piedi per qualche secondo;
– muovere le gambe, scalciare;
– massaggiare i polpacci.
Nel resto della giornata è bene aiutare come possibile la muscolatura preposta al ritorno venoso: prediligere la bicicletta o camminare almeno mezz’ora al giorno, scegliere come sport il nuoto, la corsa o il trekking, fare semplici esercizi sdraiati sul letto prima di coricarsi.
Le calze elastiche possono dare un contributo non da poco, specialmente quelle ad alta compressione (proporzionale al numero di “denari”); purtroppo nei mesi più caldi non sono il massimo della comodità.
Fitoterapia
La fitoterapia può aiutare a rinforzare il tono venoso e a ridurre la sensazione di gambe gonfie.
Esistono numerose piante flebotoniche da assumere per bocca in capsule, gocce o tisane (queste ultime più blande): rusco, centella asiatica, ippocastano, mirtillo. Esse contengono sostanze (in genere flavonoidi) che rinforzano le pareti di vene e capillari, migliorando la circolazione. Le stesse erbe sono presenti nei gel o nelle pomate per uso esterno, solitamente arricchite con mentolo per incrementare l’effetto analgesico. Le formulazioni topiche, anche se palliativi, posso dare un sollievo momentaneo con un bel massaggio circolare dalle caviglie al polpaccio.
In presenza di ristagno di liquidi e conseguente gonfiore può essere utile associare un prodotto a base di piante drenanti (verga d’oro, ortosiphon, betulla ecc.). Gli estratti ad azione diuretica sono però controindicati in chi soffre di pressione bassa o in chi assume ipotensivi.
Se affrontata da più fronti, quindi, la pesantezza dolorosa e le gambe gonfie possono essere notevolmente ridotte. Questo dipenderà dalla predisposizione soggettiva e da quanto si è disposti a cambiare stile di vita.