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Fieno greco, utile per convalescenti, diabetici e bodybuilder

L’uso del fieno greco come rimedio tonificante per i convalescenti e per l’attività fisica intensa risale all’antichità. Scopriamo le sue virtù.

Semi di fieno greco
Semi di fieno greco

Il fieno greco (Trigonella foenum graecum) è una pianta di dimensioni modeste tipica del bacino mediterraneo (forse proveniente dal Medio Oriente). I suoi semi vengono utilizzati negli USA nello sciroppo di glucosio per conferirgli il sapore dello sciroppo d’acero, molto usato dagli americani. L’importanza dei semi di fieno greco come integratore si deve all’elevato contenuto di aminoacidi (i costituenti delle proteine), di alcuni lipidi, sali minerali e sapogenine, molecole dotate di varie interessanti proprietà.

Proprio alle sapogenine infatti si deve l’effetto stimolante sull’appetito, utile durante le convalescenze quando spesso si manifesta inappetenza.

L’azione ipoglicemizzante invece si deve al fatto che i semi di fieno greco contengono un aminoacido in grado di regolare la secrezione di insulina. Non solo: si è notato anche un miglioramento in alcune forme di acne, in cui l’eccesso di zuccheri nei follicoli piliferi favorisce la crescita di batteri responsabili degli odiosi brufoli.

Il contenuto di proteine dei semi di fieno greco è eccellente: il 30%! Questo spiega la sua importanza per i bodybuilder che vogliono incrementare e mantenere la massa muscolare. Idem per i vegetariani. Quanto all’effetto positivo sulle concentrazioni di testosterone, non ci sono evidenze inconfutabili (comunque, una dieta proteica è utile sia per aumentare il testosterone che l’ormone della crescita).

Il fieno greco vanta un’ulteriore interessante proprietà: aumenta la montata lattea. Purtroppo, è in grado di modificare l’odore del sudore e del latte. L’effetto dipende in parte anche dall’odore di base che varia da donna a donna, però potrebbe risultare sgradevole per il poppante.

Infine, esiste un‘azione benefica sull’ipercolesterolemia, problema diffuso e per il quale questa pianta può essere di aiuto in modo naturale.

Le controindicazioni? La tendenza all’ipoglicemia è una condizione che rende sconsigliabile l’utilizzo di questa pianta, data l’influenza sull’insulina. E la gravidanza, per il possibile rischio di parto prematuro (dovuto allo stimolo sulle contrazioni uterine da parte di alcuni principi attivi). L‘iperfagia (aumento dell’appetito) innescata dal fieno greco è utile ai convalescenti e agli inappetenti, ma controindicata per chi ha già ha il problema opposto. Esiste inoltre una possibile interferenza con i farmaci anticoagulanti.