Marzo è il mese della consapevolezza dell’endometriosi, ogni anno in questo periodo vengono organizzati tantissimi eventi per favorire la sensibilizzazione su questa patologia. Nonostante l’informazione sia sempre crescente a livello di diritti per le donne affette da endometriosi non è cambiato nulla così anche quest’anno a Roma si terrà la marcia mondiale per l’endometriosi grazie ad un gruppo di donne e Associazioni guidate da Alina Migliori, l’appuntamento è per domani 19 marzo 2016 con il seguente programma:
Ore 11/11.30 ritrovo in Piazza Del Popolo per i preparativi
Ore 12.30 Primo flash mob e partenza da Piazza Del Popolo per la marcia pacifica con indosso la maglia Team Italy che continuerà fino a Largo Carlo Goldoni per proseguire poi su Via Condotti
Giunte a Piazza Di Spagna si terrà il secondo flash mob.
Ore 14/14.30 Piazza Montecitorio, terzo flashmob dove si firmeranno le maglie bianche con la proposta di legge per l’endometriosi, da far recapitare al Sottosegretario della Sanità Dott. Vito De Filippo e al Ministro Beatrice Lorenzin.
In questo mese di sensibilizzazione ho chiesto a molte donne di esprimermi cos’è per loro l’endometriosi al fine di dar loro voce tramite quest’articolo considerando che purtroppo non se parla ancora abbastanza, hanno aderito in molte e per avvicinarvi di più al mondo di queste donne vi riporto alcune delle loro frasi:
” L’endometriosi mi ha stravolto la vita, 7 anni di non diagnosi, di visite ed esami inutili, soldi e anni spesi nell’incomprensione. Dolori atroci, ciclici, improvvisi. Crollo dell’autostima allontanamento nella vita di coppia, problemi sul lavoro. Poi dopo la diagnosi, interventi miglioramenti ma lei recidiva che torna con noduli e aderenze il pensiero costante di quale organo colpirà stavolta? Cambiamento del carattere, perdita del lavoro, costi incredibili, persone che non ti credono, che ignorano questa malattia, dolore fisico e morale inflitto ancora di più da una società che si proclama vicino alle donne ma non lo è! Quando è nata l endometriosi in me, sono morte molte cose di me e ho dovuto rinascere adattandomi per forza a lei”
“Quando ho scoperto che le mie possibilità di diventare madre si erano ridotte quasi a nulla, mi sono sentita svuotata, la donna esiste per poter donare la vita, è stata programmata proprio per questo. Nel momento in cui si realizza che non si è in grado di fare la cosa più semplice e naturale del mondo, ci si sente inutili, incapaci, privi di ogni voglia di combattere e vivere. È vero, esistono cose ben peggiori di questo, ne sono consapevole… Ma per una donna non poter avere un bambino è quasi come venire uccisi dalla vita stessa: è il dolore al cuore più del dolore fisico a rendere il tutto ancora più insopportabile…”
“L’endometriosi è essere immersa in un grande fiume che scorre violento e inesorabile e ogni tanto aprire gli occhi per cercare aiuto e vedere il nulla, il deserto più totale e sentirsi disorientati senza più alcuna meta.”
“il senso di inadeguatezza e l’incertezza perenne su ciò che saranno le mie giornate”
” La stanchezza fisica e mentale e la paura di star male, del dolore, del domani, di non poter goder la vita a pieno, di sentirsi limitata, di non esser capita, di esser compatita, di non realizzare i propri sogni”
” Essere sempre stanca, su e giù da controlli, interventi, in 2 anni 3, non riuscire a programmare nulla. Non avere un vita normale e non riuscire a trovare lavoro.”
“Mi ha tolto fertilità, lavoro, amici, sicurezza in me stessa e mi ha lasciato tanto dolore cicatrici e paure. È una mutilazione.”
“Il Dolore Sordo, l’impotenza di farlo sentire a chi non crede, a chi non sente e a chi non può vedere questo mostro negli occhi. Lo dico da Ostetrica non da donna affetta da Endometriosi, perché è una malattia, non un capriccio.”
Buon giorno a tutti…vorrei aggiungere altre parole, ENDOMETRIOSI: “per noi non hai nulla” “sei sana come un pesce.” poi passi sette anni a urlare il tuo dolore tra letti di ospedale e con dottori che ti guardano come se fossi pazza. Ma tu continui ad urlare con la speranza che qualcuno ti ascolti, mentre a poco a poco la tua dignità e la tua credibilità lei se le porta via per sempre insieme ai tuoi affetti e all’ amore della tua VITA.”
“Per me l’endometriosi è un insegnamento. Ho imparato ad affrontare dolore, difficoltà fisiche e psicologiche, a superare quelli che io pensavo essere limiti e invece erano barriere imposte dalla mia testa. L’endometriosi si è presa tanto forse troppo di me ma non le darò mai la soddisfazione di sentirmi dire che mi ha tolto tutto, perché anche se la mia vita si è modificata e aspettative e sogni sono cambiati ne sono nati di nuovi e io ci sarò sempre a lottare per la mia vita dignitosa e ancora piena di tanto da vivere!”
“L’endometriosi è la mia compagna di vita. Non la voglio. Eppure, da buona fedele compagna, come sola lei sa essere non mi lascia mai. Ed è gelosa di tutto e tutti. Come vede in me un tiepido bagliore di luce… torna alla carica. Non vuole!”
“È tutto cio che è sbagliato dentro e fuori di me. Un promemoria continuo attaccato allo specchio.Un soprannome imbarazzante che precede il mio”
“È dolore quotidiano, fisico e mentale. È pregare di non avere più il ciclo, è farsi la pipì addosso prima di arrivare in bagno, è camminare piegata per sentire meno dolore, è zoppicare perché una gamba ti fa’ vedere le stelle, è sentire il tuo compagno che ti dice: è un mese che non ti fai avvicinare,
è non poter programmare niente, è sentirti dire non hai nulla “vai da uno psichiatra”, è solitudine quando la tua famiglia ti dice che ne hai sempre qualcosa che non và, è farti 700 km per trovare un ginecologo che capisca, è la liquidazione di 10 anni di lavoro spesa in visite inutili.”
Queste sono solo alcune delle testimonianze che mi sono state donate, mi auguro che chiunque leggerà quest’articolo si senta un pò più consapevole in merito all’endometriosi e più vicino alle donne malate, perchè l’informazione è il mezzo più potente che abbiamo per contrastare l’endometriosi.