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Emorroidi: cause e rimedi di un prolasso

Le emorroidi corrispondono a un termine che inizia per emo, fa pensare quindi al sangue. Riguardano la zona rettale, e in questo caso parliamo di emorroidi interne; o anale, e in quest’altro caso parliamo di emorroidi esterne. Alla base di tutto ci sono i vasi sanguigni e il tessuto sovrastante che li tiene connessi, ovvero il plesso emorroidale. Quando in quelle zone c’è troppa pressione sanguigna si rischia il cedimento delle pareti in cui si concentra il plesso emorroidale. Il tessuto tende a gonfiarsi e può arrivare al prolasso. Anche dalle cause si capisce questo processo di formazione.

Emorroidi
Emorroidi: ecco un po’ di fibre per un bisognino senza dolore!

Emorroidi: cause

Quanto alle cause delle emorroidi sono tutte quelle che vanno a toccare il plesso emorroidale, per cui:

  • La stitichezza. Questa comporta una grossa difficoltà nel defecare e il sangue va dove c’è più bisogno di sforzo, quindi nell’area rettale ed anale. Inoltre, il passaggio di una fece secca e lenta stira il tessuto connettivo emorroidale. Alla fine, la somma di stiramenti e rigonfiamenti porta al danneggiamento e infiammazione delle pareti del condotto retto-anale.
  • La cattiva alimentazione. Magari ci nutriamo di poca frutta, verdura e cereali, ovvero poche fibre, e questo porta a feci poco umide. Se beviamo anche poco, il loro scorrimento nella parte finale dell’intestino è troppo lento. Ecco che ritornano le conseguenze dette al primo punto.
  • Caffé, alcol e cibi piccanti aumentano l’infiammazione del plesso emorroidale.
  • La sedentarietà o il troppo stare in piedi. Nel primo caso, stare troppo seduti comporta scarsa motilità delle viscere, quindi le pareti intestinali si muovono poco favorendo la stitichezza. Nel secondo caso, stando sempre eretti, il sangue circola tutto giù, contribuendo ad aumentare la pressione nelle parti basse.

Emorroidi: rimedi

Proprio riferendoci alle cause nascono i rimedi al problema delle emorroidi. Succede infatti che bisogna cambiare certi stili di vita e fare in modo che:

  • L’introduzione di maggiori fibre nella nostra alimentazione ci garantisca feci più morbide e meno sforzo e stress nella defecazione. Non avremo dolore e potremo finalmente non trattenerci.
  • L’attività fisica non manchi mai. Soprattutto se si è anziani ed è più facile che il retto prolassi.
  • Bere molta acqua diventi la nostra regola di vita.
  • La natura venga in nostro soccorso con i suoi prodotti. Per esempio, Mirtillo e ribes aiutano il sangue a circolare meglio. Oppure…. 
  • Nel caso in cui le emorroidi hanno raggiunto il IV grado della loro classificazione medica ufficiale, ovvero con prolasso delle pareti interne fino all’esterno dell’ano e conseguente senso di pienezza, si ricorra agli opportuni interventi chirurgici. Per esempio, la legatura elastica e la fotocoagulazione.
  • I farmaci, come i corticosteroidi, danno sollievo, riducendo anche il prurito anale.

Emorroidi: quando arrivano i sintomi

Sì, la cosa che all’inizio crea un tremendo fastidio sono i sintomi delle emorroidi. Quel prurito, quel senso di retto e ano pieni, quel dolore costante e indimenticabile a causa dei coaguli di tessuto connettivo stracolmo di sangue. Ma non è la fine, le tecniche innovative di oggi, che suturano e riposizionano i prolassi, guariscono e la completa ripresa avviene dopo pochi giorni.