Home TV E GOSSIP Caso di omofobia: 17 enne di Milano picchiato in un parco pubblico

Caso di omofobia: 17 enne di Milano picchiato in un parco pubblico

Caso di omofobia: gli hanno scagliato addosso anche una bicicletta, dopo avergli lanciato sassi e bottiglie rotte

Omofobia

L’aggressione subita dal giovane 17 enne è l’ennesimo caso di omofobia. Se cerchiamo il significato di omofobia, viene fuori la paura e l’avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità. Ma aldilà della propria paura nei confronti di chi ha un diverso orientamento sessuale, nessuna giustificazione può esserci nei confronti di chi commette simili atti di violenza gratuita. Il ragazzo brutalmente picchiato ha dichiarato: “Non mi é mai successa una cosa del genere, e sono davvero rimasto colpito dal fatto che sia successa in un parco pubblico che frequento da quando sono piccolo”.

Come sono andati i fatti

Leo, questo è il nome del ragazzo vittima del pestaggio,  il 12 novembre scorso si trovava al parco delle Cave di Baggio, a Milano, insieme ad altri tre amici dove stavano trascorrendo una giornata in tranquillità. Ma a un certo punto i tre sono stati avvicinati da un gruppo di 14-15 enni, circa una decina ha raccontato che, in un primo momento ha chiesto loro una sigaretta, poi ha cominciato a chiedere a Leo e ai suoi amici quale fosse il loro orientamento sessuale, etichettandoli subito dopo come “froci”.

Domanda a cui Leo e gli amici non hanno dato ascolto perché presumono una provocazione. Ma l’indifferenza non è bastata per calmare gli animi dell’ altro gruppo che con sassi, bottiglie e persino una bicicletta si sono scagliati. La vicenda è stata resa nota proprio da Leo sul suo profilo Instagram.

Ma cosa può aver scatenato tanta violenza? Vi starete chiedendo. Semplicemente nulla. Il ragazzo racconta: “Eravamo seduti tranquilli su delle panchine e quando quei coglioni hanno iniziato a provocarci tirandoci sassi abbiamo preso l’iniziativa di allontanarci, ma loro ci hanno seguiti minacciandoci, tirandoci addosso biciclette del comune o bottiglie rotte”.

Continua: “Quando ho provato ad andare verso il mio amico che avevano giá buttato a terra tirandogli calci, per strattonarlo via, quelli hanno buttato a terra anche me e iniziato a prendermi a calci in faccia. Questo é il risultato. Fortunatamente a parte qualche dolore ora io e il mio amico stiamo bene, ma poteva andare peggio. Non é assolutamente accettabile che al giorno d’oggi accadano questi episodi di violenza gratuita”.

Il 17 enne e i suoi amici decidono quindi di andarsene, ma vengono ancora una volta raggiunti dalla violenza cieca del gruppo di 15enni. Un amico di Leo, a questo punto, viene buttato a terra e Leo, che stava cercando di aiutarlo a rialzarsi, viene colpito violentemente a un orecchio. Ferito, cade a terra ma il gruppo di aggressori non si placa e inizia a picchiarlo con calci al volto e pugni.

Solidarietà da parte del collettivo studentesco

Episodi come questo c’è ne sono molti, ma è importante informare e combattere l’omofobia. Per questo motivo il collettivo studentesco della rete Milano ha condiviso un post in cui si ricostruisce la dinamica partendo dal racconto del giovane che sul popolare Instagram ha postato la foto dell’aggressione.