Per chi soffre d’asma una delle cose più tremende è aver paura di uscire, magari proprio per andare a lavoro, e temere di avere un attacco d’asma, per tutte quelle persone che vivono con il timore di vivere la propria vita condizionati dall’asma di seguito troverete tutto ciò che dovete sapere a questo proposito.
L’asma è una patologia che rende molto difficile respirare, ciò porta chi ne soffre ad evitare l’attività fisica, che determina il tradizionale “fiato corto”, per evitare che il flusso d’aria insufficiente scateni un attacco d’asma. Eliminando lo sport però si rinuncia anche a tutti i benefici dell’esercizio fisico compreso addirittura un miglior controllo dell’asma stessa. Per tale motivo bisogna trovare un giusto compromesso tra asma e sport.
Secondo uno studio, pubblicato nel 2015 sulla rivista scientifica BMJ sulle affezioni respiratorie, che ha preso in esame 643 adulti affetti da asma, coloro che si sottoponevano ai più alti livelli di attività fisica sono stati 2,5 volte meglio rispetto a chi non si esercitava.
L’esercizio fisico infatti oltre che a migliorare il controllo dell’asma a breve e a lungo termine, apporta significativi vantaggi allo stato d’animo, al rinforzo osseo e abbassa il rischio di contrarre malattie cardiovascolari, di diabete di tipo 2 e anche di alcuni tipi di cancro.
Ciò non significa che chi soffre d’asma deve programmare sfinenti routine di allenamento intenso, anzi, questo soprattutto va evitato se si parte da una condizione principalmente sedentaria. Al contrario la soluzione per trarre benefici per l’asma e sport è quella di iniziare con un approccio basic che non faccia aggravare i sintomi.
Asma e sport: tutto quello che c’è da sapere
Per iniziare a instaurare una routine di esercizio se si è affetti d’asma occorre capire la connessione che vige tra lo sport e la patologia. Le persone che hanno avuto esperienze di attacchi d’asma indotti dallo sport, circa 70 o 90%, sono stati casi dell’indagine di uno studio dell’Institute for Quality and Efficiency in Health Care, che ha messo in evidenza le cause di questo problema.
Quando si scatena un attacco d’asma a causa dell’esercizio fisico, spiega il dottor David Roe, medico pmeumologo presso l’Indiana University Health Methodist Hospital ad Indianapolis, ciò accade perché si percepisce una mancanza di respiro che è sproporzionato rispetto all’esercizio che si sta effettuando. Spesso infatti molti pazienti hanno raccontato di trovarsi a fare una semplice nuotata o passeggiata e avvertire improvvisamente il fiato corto, le vertigini insieme con un dolore e un’oppressione toracica, subito il respiro è diventato affannoso e si è accompagnato ad una tosse persistente.
L’asma indotta dall’esercizio fisico si verifica perché lo stesso esercizio porta chi lo effettua a respirare molto più profondamente del normale, spesso attraverso la bocca, immettendo così aria più fredda e secca che attraverso le vie aeree giunge nei polmoni. Questo tipo di attività è del tutto diversa dalla consueta respirazione attraverso il naso, dove proprio quest’organo funge da filtro d’aria, ripulendola, inumidendola e riscaldandola prima di mandarla ai polmoni. Quando l’aria è troppo fredda e secca infatti i polmoni e le vie respiratorie in generale possono gonfiarsi innescando così l’attacco d’asma.
Suggerimenti per evitare l’attacco d’asma durante lo sport
Esistono molti metodi da adottare per evitare di essere colpiti da un attacco d’asma durante e dopo l’esercizio fisico, vediamoli nel dettaglio qui di seguito.
In primis è necessario creare una sorta di piano d’azione con il proprio medico, se l’asma infatti è monitorata e la propria condizione di salute è supervisionata da un medico specialista, sarà molto più facile tenere a bada i sintomi anche quando si svolge dell’attività fisica, come riporta il dottor Roe. Il consiglio è dunque quello di parlare con il proprio medico riguardo la terapia di mantenimento da condurre che manterrà i sintomi dell’asma sotto controllo anche durante lo sport.
Un ulteriore suggerimento è quello di stabilire con lo stesso medico la routine di allenamento alla quale si intende approcciarsi e lui stesso potrebbe raccomandare di effettuare alcuni test sotto stress per monitorare la risposta dell’organismo all’attività fisica; il medico inoltre in alcuni casi potrebbe consigliare di utilizzare un farmaco di azione a breve durata di beta antagonisti da inalare 15 o 20 minuti prima dell’allenamento.
E’ importante conoscere il proprio respiro se si soffre d’asma e si intende iniziare a praticare attività fisica, in un primo momento infatti potrebbe risultare difficile distinguere la normale dispnea da sforzo dall’affanno causato dall’attacco d’asma, in questi casi per sapere con certezza di cosa si tratti è fondamentale controllare i flussi di picco usando un misuratore apposito che contribuirà a dare un’idea chiara della situazione e sarà in grado di aiutarvi a tenere l’asma sotto stretto controllo. Se il misuratore riporta una lettura inferiore ai due terzi del livello abituale potrebbe essere necessario ricorrere ai farmaci consigliati dal medico.
Un altro consiglio per chi soffre d’asma è quello di evitare di venire a contatto con i fattori ambientali che possono scatenare l’attacco d’asma. Si tratta in questo caso di un’indagine molto personale in quanto, come dice il dottor Roe, ciascun paziente ha una sua personale sensibilità all’ambiente, sia che si tratti di pollini nell’aria sia che si individui il problema nelle basse temperature.
In generale comunque si ritiene che esercitarsi al chiuso piuttosto che all’aria aperta possa essere la scelta più adatta per chi soffre di asma in connessione con lo sport, il medico comunque consiglia di regolare le proprie routine facendo attenzione alle personali sensibilità all’ambiente.
E’ opportuno iniziare con brevi allenamenti a bassa intensità, soprattutto se fino a quel momento si è condotta una vita soprattutto sedentaria. Iniziare lentamente per poi aumentare piano piano durata e intensità è senza dubbio il miglior metodo sia per tenere sotto controllo l’asma sia per l’esercizio fisico in sé.
Asma e sport come scegliere quello giusto
Un esempio di routine suggerita dal dottor Roe prevede di incominciare con una seduta di corsa della durata di 20 o 30 minuti per poi incrementare fino a 45 minuti al giorno.
Il nuoto ad esempio è uno sport che spesso viene consigliato a chi soffre d’asma in quanto l’esposizione all’aria calda ed umida piuttosto che a quella fredda e secca è di maggior giovamento ai pazienti.
In ogni caso è importante tenere sempre sotto controllo altri eventuali sintomi che possono sopraggiungere procedendo con l’allenamento, ascoltare i segnali di pericolo è infatti la chiave per evitare un conclamato attacco d’asma.
I sintomi dell’asma hanno la particolarità di degenerare molto rapidamente, ecco perché è importante, se ci si sente affaticati, fermarsi e lasciare il tempo necessario al corpo di ristabilirsi, in questi casi si devono effettuare respiri lenti e assicurarsi di non venire a contatto con aria fredda.
Tenendo a mente questi suggerimenti non c’è nessun ostacolo per chi soffre d’asma e vuole comunque dedicarsi allo sport, è importante consultare il proprio medico e concordare con lui sia l’esercizio fisico sia il piano d’azione da attuare qualora dovessero presentarsi i sintomi dell’asma durante o dopo lo sport.