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No a tv e videogame in camera dei bambini secondo uno Studio dello Iowa State University

Uno studio dello Iowa State University rivela i danni della tecnologia in camera dei bambini: un maggior rischio di obesità, sonno disturbato e minor rendimento scolastico

I Bambini e la tv : maggior rischio di obesità, minor resa scolastica e sonno disturbato

Gli  esperti sostengono da tempo i rischi per i bambini riguardo l’uso della tv e videogame nella loro cameretta. A sostenere la loro tesi  è un’indagine condotta dallo Iowa State University in USA, e guidata dallo psicologo Douglas Gentile. La ricerca è stata pubblicata sul numero di dicembre della rivista Developmental Psychology.

No alla tv in camera

Molti potrebbero pensare che il problema non si pone in quanto la tv si trova ugualmente in soggiorno. Ma non è proprio così. La facilità con cui i bambini hanno accesso alla tv induce a guardarla di più con la conseguenza che i bambini dormono e leggono meno. Le prestazioni scolastiche peggiorano e la posizione di spettatori passivi e seduti, se non sdraiati, per molte ore alza notevolmente il rischio di obesità. Inoltre i bambini che passano molte ore davanti lo schermo sono maggiormente esposti alla violenza, stessa cosa con i videogame, acquisendo a loro volta un comportamento aggressivo.

Mettere la tv nella stanza dei bambini significa concedere loro accesso libero 24 ore su 24  e in certo modo privatizzarla, nel senso che i genitori controllano meno quanto e come la usano i figli», ha sostenuto il professore Gentile. Negli ultimi anni sono aumentate le ore che i bambini passano davanti la televisione, oltre 60 ore la settimana. Stando all’Istituto superiore di Sanità, nel nostro paese sarebbero il 44 per cento dei bambini di 8 anni ad avere la tv in camera.

Dipendenza da tv e strumenti digitali

Sull’instaurarsi della dipendenza dal piccolo schermo e strumenti digitali lo psicologo Gentile fa presente che, in tutti i casi di dipendenza studiati, il primo segnale da cogliere è il facile accesso. «Non puoi diventare drogato di gioco d’azzardo se non c’è nessun luogo dove si gioca», spiega.

Alla televisione si sono aggiunti negli anni gli strumenti digitali in primis gli smartphone dalla quale sono sempre più dipendenti i bambini e i ragazzini in generale. Accadde così che essi rispondano in piena notte a messaggi e notifiche dei vari social network.

In conclusione quindi per i genitori la soluzione migliore è non mettere la tv in camera dei figli, cercando di limitare almeno il più possibile la dipendenza da tv almeno in camera.