La società che riguarda la scientifica e riporta gli esperti mondiali sul morbo di Parkinson, ha inserito alcuni criteri nuovi per questa malattia. La protagonista è una proteina.
La proteina implicata è la sinucleina e ci sono molte varianti, la più importante è quella della tipologia alfa: questa terminologia indica lo sparziale sistema di orientamento. Questo particolare non è rivelante, poiché, come ha detto un esperto di Neurologia di Roma: «Se la parte strutturale ad elica incontra un’alteramento sulla conformazione, questa proteina va ad aggregarsi dapprima dentro dopo fuori dai neuroni, formando alcuni accumuli».
Questi sono appunto accumuli ed innescano tutto il processo generativo nel morbo di Parkinson, infatti dei neurologi stanno cercando di capire la strategia che mira su di essi con un monoclonale anticorpo ». Ma la colpa non è del tutto della proteina: esistono altre forme di Parkinson in cui non viene svolto nessun ruolo.
Gli esperti hanno fatto appello su altri punti, anche sul fattore della genetica, che permette la diagnosi seppure in assenza di questa proteina. I sintomi hanno diagnostici criteri nuovi e permettono di ridurre il tremore. La posturale instabilità, non è più la causa unica del morbo, specialmente quando sorge in modo precoce la clinica storia della paziente, che può essere presentata per diverse cause, e si stabilisce volta per volta. Un sintomo comune riguarda il rallentamento.
Occorre la valutazione dei movimenti che hanno perso la velocità. D’ora in avanti occorre, in guardare cosa è stato rallentato, di quanto e come: la scrittura o altro? Sono delle indicazioni che servono anche per le persone curate dal dottore, poichè, se si forniscono le informazioni necessarie, il medico darà un aiuto ad indirizzare in modo preciso la diagnosi (tutte le cure). Insomma non bisogna solo sapere la diagnosi, ma specialmente bisognerà domandare di quale morbo si tratta.
Sono stati individuati dalla società scientifica tre criteri: l’ età, tutte le informazioni che provengono da indici a rischio (generalità, caffé, fumo ecc.) e dalle genetiche variabili (familiarità), i precoci sintomi (stipsi) e anche biomarker (come biopsie).
Nel giorno 26 novembre, c’è la Giornata del morbo di Parkinson, nella quale ci saranno degli incontri per informare e confrontare.