I gesti delle mani e braccia nel linguaggio del corpo ci possono indicare le emozioni che il nostro interlocutore sta provando in quel momento. Quante volte avreste voluto capire realmente le intenzioni del vostro interlocutore dai gesti delle mani e braccia. Ecco a voi una piccola guida che approfondisce proprio gli aspetti legati al questo tipo di linguaggio non verbale.
1. Dita delle mani intrecciate tra loro
Atteggiamento esplicito di frustrazione od ostilità.
Esistono tre tipi principali di posizionamento:
a) soggetto seduto: braccia appoggiate sui gomiti, mani difronte al viso.
(ostilità molto forte – in quanto il soggetto compie uno sforzo fisico nel
mantenere questa posizione -)
b) soggetto seduto: braccia appoggiate sul tavolo, mani difronte al busto.
(ostilità di media intensità – forse più frustrato che ostile -)
c) soggetto in piedi: braccia lungo il corpo, mani davanti al pube.( é lo
stadio più “debole” di ostilità – in seguito il soggetto potrebbe distaccare le
due mani e assumere un atteggiamento più accondiscendente verso colui che
ha difronte.
2. Dita delle mani che si toccano solo sui polpastrelli
Atteggiamento di conoscenza del problema e dimostrazione di superiorità intellettuale. Generalmente ha valenza positiva.
Esistono due tipi principali di posizionamento:
a) soggetto seduto: braccia appoggiate sui gomiti, mani difronte al viso. Il soggetto sta parlando e comunicando le sue opinioni o idee.
b) soggetto seduto: braccia lungo il corpo, avanbracci appoggiati sulla parte superiore delle gambe, mani difronte al pube. Il soggetto sta ascoltando qualcuno che parla. (posizione abitualmente più sfruttata dalle donne anche in fase oratoria).
nota: consiglio la posizione (b) ai venditori nella fase finale della trattativa, quando si sta per raggiungere la firma dell’ordine.
3. Palmo racchiudente l’altra mano dietro la schiena.
Posizione dichiarante superiorità e/o confidenza. Tipico del poliziotto di quartiere, della famiglia reale e degli alti ufficiali in rassegna a plotoni o autorità.
Si espongono tramite un incosciente atto di coraggio, le parti molli del proprio corpo, il cuore e il petto.
Esperienze fatte in varie università di psicologia hanno dimostrato che un soggetto sotto stress per attesa (sala aspetto di un dentista, intervista televisiva, ecc.), se assume questa posizione tende a calmarsi, acquisire maggior confidenza e addirittura divenire autoritario.
4. Palmo racchiudente l’altra mano, ma in presa sul polso, dietro la
schiena.
Posizione dichiarante frustrazione e ricerca di self-control. Singolarmente va fatto notare che più le braccia si alzano verso l’alto della schiena, più l’atteggiamento del soggetto diviene ostile; basti pensare ai militari operanti nei corpi speciali (quali parà o marines): durante la posizione di riposo inquadrati nel plotone essi assumono proprio questa posizione accentuata da quella del collo che é sollevato verso l’alto con il mento proiettato in avanti.
Se invece é la mano che cambia la presa sul braccio e sale verso il gomito, il soggetto é in preda a un forte sentimento di imbarazzo e di nervosismo; a questo punto é sufficiente che egli cambi la posizione in “palmo racchiudente la mano” per riprendere un deciso self-control
5. Gesti delle Mani in tasca
I soggetti che infilano la proprie mani nelle tasche posteriori dei pantaloni tentano di nascondere l’attitudine dominante della persona. Le donne in particolare hanno ben sfruttato questo atteggiamento: comportamenti tipici maschili sono permessi ora anche alle esponenti del sesso femminile, attuando in questo modo manifestazioni comportamentali aggressive finora negate (sfruttando talvolta anche il dondolarsi sui piedi a mò di “tacco/punta” ).
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Tratto da:
Marco A. Rovatti
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