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Il nuovo virus zika: contagio, sintomi e cura

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Negli ultimi mesi un nuovo virus si sta estendendo in alcuni paesi dell’ America Latina, tra cui il Brasile. Si chiama Zika ed è causata dalla puntura delle zanzare tropicali e subtropicali, le stesse che causano il dengue e la febbre gialla, ma anche dalla zanzara tigre però con minore efficacia.
In realtà questo virus è noto già dal 1947 quando fu isolato per la prima volta in Uganda, nelle foreste di Zika su una scimmia; i primi casi di infezione nell’uomo risalgono al 1952 in Uganda e Tanzania. Dal 2007 piccole epidemie sono state rilevate anche in Oceania, fino ad arrivare attualmente in alcuni paesi dell’ America Latina. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) non esclude però il fatto che il virus si possa estendere in tutti i paesi latino-americani. Nel frattempo, anche in Italia sono stati rilevati quattro casi di febbre da virus Zika, ma da viaggiatori che rientravano dal Brasile e ormai curati.

 

Come si propaga? Quali sono i sintomi?

Il virus Zika si trasmette solo attraverso la puntura delle zanzare aedes, le stesse che trasmettono il dengue e la febbre gialla. Per trasmettere la malattia, una di queste zanzare deve pungere una persona malata e poi una persona sana. Non si trasmette da persona a persona e non è un virus letale.
Secondo il Ministero della Salute, la maggior parte delle persone infettate non sviluppa sintomi, mentre quelli che si ammalano sviluppano sintomi lievi, come febbre, dolori articolari, debolezza, eruzioni cutanee e arrossamento degli occhi, che hanno la durata di circa una settimana.

 

Per chi è pericoloso?

E’ pericoloso per le donne in stato di gravidanza e, di conseguenza, per il feto.
Un dato preoccupante si è verificato negli ultimi mesi in Brasile, in cui sono aumentati i casi di microcefalia tra i neonati parallelamente allo scoppio del virus Zika. La microcefalia fa sì che il bambino nasca con la testa più piccola del normale e senza che il cervello si sia sviluppato correttamente. E’ probabile che il maggior rischio di microcefalia esista quando la malattia è stata contratta dalla madre durante i primi tre mesi di gravidanza.
Si è notato, inoltre, un aumento dei casi di alcune malattie neurologiche negli adulti, come la sindrome di Guillain-Barré, che può causare paralisi.
Pertanto, le autorità sanitarie consigliano alle donne incinte o alle donne che vogliono iniziare una gravidanza di non recarsi nei paesi colpiti da virus Zika .

Non esiste nessun farmaco specifico e nessun vaccino contro questo virus. Al momento, il primo passo per limitare l’epidemia è l’eliminazione completa delle zanzare vettore e dei loro focolai.

 

 

Fonte: http://www.focus.it/scienza/salute/il-virus-zika-a-domande-e-risposte?gimg=1964&gpath=