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Trieste ricorda la grande astrofisica Margherita Hack con eventi gratuiti

Trieste omaggia la grande scienziata di fama mondiale Margherita Hack, prima donna a dirigere un osservatorio astronomico

l’astrofisica Margherita Hack

Margherita Hack e la passione per le stelle

Trieste era la sua città d’adozione. Arrivò in città nel 1964 per insegnare quello che amava, cioè l’astronomia. Nell’università in cui prese cattedra, divenne la prima donna italiana a dirigere un osservatorio astronomico e la prima ad alzare la qualità dell’istituto. Quando arrivò, era il fanalino di coda degli osservatori italiani: gli strumenti erano modesti, il personale scarso: in tutto due astronomi, un tecnico, tre impiegati e un custode e la posizione nel centro città pessima per effettuare le osservazioni. Ma la scienziata non tralascio’ la situazione: promosse un concorso per assumere ricercatori e nuovi programmi di ricerca. Capì che era necessario trovare una località lontano dall’abitato dove costruire una succursale. Nel giro di pochi anni, Margherita rese l’Osservatorio di Trieste uno dei centri più importanti d’Italia e del mondo, tant’è che 1974 ad Hack fu chiesto di organizzare in proprio in quella città il Congresso Europeo dell’Unione Astronomica Internazionale.

Una donna con la A maiuscola capace di tante conquiste in un settore nel quale primeggiano  gli uomini. Margherita Hack non fu solo la pioniera dell’astrofisica ma anche divulgatrice e un’attivista per i diritti umani.

Cosi la sua città Trieste per ringraziarla a cinque anni dalla sua scomparsa, del lavoro svolto con passione in campo scientifico e sociale, la ringrazia con eventi, convegni e una mostra fotografica. In tutto due settimane di incontri fino al 30 Giugno, che mostreranno la carriera e permetteranno a grandi e piccini di vedere il mondo attraverso le stelle.

Gli eventi per onorare l’astrofisica di fama mondiale

Si potrà osservare il cielo notturno dall’Osservatorio Astronomico di Basovizza il 21 giugno, oppure partecipare alla conferenza “Margherita Hack e le stelle al femminile” dell’astrofisica Francesca Matteucci, considerata l’erede dalla stessa Hack. Il 24 sarà dedicato alle famiglie con un laboratorio, mentre  il 27 giugno è destinato ai bambini con l’evento “Perché le stelle non ci cadono in testa?”. E poi per gli appassionati di fotografia, una mostra allestita nello spazio Trieste Città della Conoscenza (Tcc), nella stazione ferroviaria della città.