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Arresto cardiaco, perchè è importante saperlo gestire

imageOgni 9 minuti in Italia una persona muore per arresto cardiaco. Il cuore essendo uno degli organi principali del nostro organismo, se colpito in maniera acuta (cioè in breve tempo) da una patologia può dare esiti mortali.

Arresto cardiaco significa mancata contrazione efficace del cuore, cioè mancato afflusso di sangue ossigenato al resto del corpo. Se il sangue non arriva agli altri organi, soprattutto al cervello, in 10 minuti la persona va incontro a morte sicura. In realtà la speranza di vita scende del 10% ogni minuto che passa  e dopo 5 minuti di arresto il cervello ha già subito danni irreversibili. Solo 5 minuti per poter agire. Si capisce dunque perchè sarebbe importante che ognuno di noi fosse in grado di soccorrere una persona in arresto cardiaco!

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Innanzitutto c’è da dire che non servono necessariamente medici o personale sanitario per il primo soccorso di una persona in arresto cardiaco; è sufficiente fare il necessario in attesa dell’ambulanza. Ad oggi il personale che lavora in ambienti pubblici dovrebbe essere formato alla rianimazione. Tuttavia chiunque può seguire corsi per imparare questa manovra, basta cercare quello più vicino a casa propria.

Oggi per migliorare l’aspettativa di vita dei pazienti in arresto cardiaco non ospedaliero, sono stati impiantati defibrillatori nelle principali zone di attività dei grossi centri urbani. La legislatura per esempio ha imposto l’obbligo di defibrillatore in tutti i campi sportivi; ricordiamo infatti tutti i giovani calciatori morti proprio per arresto cardiaco. Aver impiantato una rete di defibrillatori ha aumentato la possibilità di sopravvivenza al 36%, come potete vedere nell’immagine sopra. Tuttavia diffondendo la rianimazione anche al personale non sanitario, cioè a tutti i cittadini, la percentuale di sopravvivenza salirebbe al 60%!

Sottolineo che il 70% degli arresti cardiaci avviene in casa; in genere i familiari del malato non sono in grado di fare la rianimazione, perciò la mortalità è altissima, in quanto i tempi di arrivo dell’ambulanza spesso superano i limite massimo di 5 minuti (quindi la miglior ipotesi sarebbe avere un paziente vivo ma con danni irreparabil al cervello). Ecco perchè è necessario essere formati alla rianimazione! La persona colpita potrebbe essere un vostro parente, non vorreste essere in grado di potergli salvare la vita?

Qui trovate il link (https://rubricanews.com/blog/arresto-cardiaco-cosa-fare-e-come-fare-il-massaggio-cardiaco/  ) che rimanda all’articolo su come agire in caso di arresto cardiaco, dove viene presentato cosa fare e come riconoscere un arresto! Ricordo che per fare un buon massaggio è necessario seguire i corsi organizzati dal personale di primo soccorso, in genere della durata di qualche ora. Solo qualche ora per essere in grado di salvare una vita!

In conclusione i dati numerici parlano molto chiaro, se tutti fossimo in grado di fare un massaggio cardiaco potremmo salvare la vita di un nostro caro o di chiunque ne abbia la necessità. Pensiamoci, perchè un giorno quella persona a terra in arresto cardiaco potremmo essere noi. Vorreste che qualcuno lì vicino fosse in grado di salvarvi? A voi la risposta.