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Arresto cardiaco cosa fare e come fare il massaggio cardiaco

imageL’arresto cardiaco é un’urgenza medica che necessita dell’intervento immediato da parte del personale addetto o qualificato al primo soccorso. Subito dopo l’arresto cardiaco, saper intervenire con prontezza attraverso il massaggio cardiaco è quasi l’unica azione per salvargli la vita in assenza di soccorsi o defibrillatore.

Possono essere diverse le cause di arresto cardiaco, ma ciò che le accomuna tutte è che portano ad un’inefficiente contrazione del cuore. Di conseguenza il sangue non circola e massimo in 10 minuti si va incontro a morte certa per ipossia del tessuto neuronale.

Saper riconoscere e gestire un arresto cardiaco è un passo importantissimo per aumentare la sopravvivenza delle persone che malauguratamente ne fanno esperienza. Tutti noi possiamo imparare a trattare questo tipo di problema in primo soccorso, basta seguire dei corsi di poche ore fatti dal personale specializzato! Imparare la rianimazione vuol dire dare una possibilità di sopravvivenza in più a qualunque persona necessiti questo tipo di soccorso, anche un vostro familiare!

Per soccorrere una persona in arresto si applicano le regole della ‘catena della sopravvivenza’.

Come affrontare un arresto cardiaco con il massaggio cardiaco o il defibrillatore

#1 Mettere il soggetto in condizione di sicurezza e chiamare i soccorsi

La prima regola è controllare la scena e verificare che non ci siano pericoli di alcun tipo. Per esempio cavi della corrente liberi, automobili che potrebbero investirci ecc…

Una volta che abbiamo creato una zona di sicurezza il passo seguente è chiamare aiuto e poi verificare che la persona sia effettivamente in arresto cardiaco. Chiamare altre persone per farsi aiutare nel soccorso è fondamentale in quanto il massaggio cardiaco è una manovra stancante; è bene avere qualcuno che ci dia il cambio quando ne abbiamo necessità. Il paziente in arresto per definizione non è cosciente e non respira oppure fa solo 1-2 respiri al minuto o ancora ha un respiro ‘russante’, (sembra che gli manchi l’aria).

#2 Verificare lo stato di coscienza

Per verificare che la persona sia cosciente ci avviciniamo alle orecchie e la scuotiamo leggermente dicendo ‘Signore, si sente bene? Mi sente?’. Tentiamo un paio di volte per vedere se riprende conoscenza e intanto osserviamo per circa 10 secondi se e come respira. Per fare ciò bisogna avvicinarsi al naso e sentire se c’é respiro e intanto osservare eventuali movimenti del torace.

Contemporaneamente al punto precedente si deve chiamare il 112 , se si è soli, oppure incaricare qualcuno di farlo. Ricordiamoci che è sempre bene indicare la persona che dovrà chiamare per responsabilizzarla, di modo che nella confusione qualcuno chiami effettivamente i soccorsi.112-numero-unico043

A questo punto mentre qualcuno chiama il 112 e abbiamo confermato che la persona sia in arresto cardiaco, bisogna chiedere immediatamente se è presente un defibrillatore. 

#3 Controllare la disponibilità di un defibrillatore

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Mentre si aspetta o il defibrillatore o l’ambulanza si pratica il massaggio cardiaco in modo da mantenere il sangue in circolo e aumentare le possibilità di sopravvivenza della persona. Rimuoviamo i vestiti in modo che il torace sia scoperto.

Il massaggio prevede 30 compressioni del torace più 2 insufflazioni (cioè espirare aria nella bocca della persona). Per le compressioni posizionarsi sullo sterno all’incrocio della linea orizzontale che passa per i capezzoli e mettere le mani come nell’immagine sotto. Ricordiamo di chiudere il naso della persona e di osservare che il torace si espanda quando insuffliamo. Bisogna fare almeno 100-120 compressioni, a 4-5 cm in profondità, ogni minuto alternate a insufflazioni ( ritmo 30:2 , 30:2 ecc..). Se non ce la sentiamo di fare la respirazione bocca a bocca esistono dei presidi (mascherine o fazzoletti monouso), acquistabili in farmacia, che impediscono il contatto con la bocca della persona. In mancanza di presidi fare solo il massaggio piuttosto che non soccorrere.posizione-delle-mani-nel-BLS

Se è presente un defibrillatore automatico, e i  soccorsi non sono arrivati e noi abbiamo fatto il corso per la rianimazione cardiopolmonare dobbiamo procedere autonomamente. Per dovere di cronaca descriverò come agire in questo caso.

Come utilizzare il defibrillatore automatico

Accendiamo il defibrillatore e posizioniamo i due elettrodi nelle posizioni standard come in figura sotto, linea ascellare media sinistra per il primo elettrodo e pettorale destra per il secondo (oppure ascellare media destra se la persona è molto pelosa). Ricordo che è presente comunque un disegno esplicativo sugli elettrodi stessi (Se la persona é sudata o bagnata asciughiamola prima di applicare gli elettrodi). In caso di necessità colleghiamo gli elettrodi al defibrillatore, il quale a questo punto comincerà a calcolare se scaricare o meno.

NON facciamo il massaggio cardiaco mentre lo strumento calcola, perchè altereremmo il segnale!! Una volta finito di elaborare, il defibrillatore avvertirà di scaricare oppure dirà che non è possibile scaricare. Se è prevista una scarica allontanarsi e allontanare tutti dalla persona (“via io, via voi, via tutti”), in modo da non toccarla, e schiacciare il pulsante di scarica.

Se non è prevista una scarica continuare il massaggio cardiaco fino all’arrivo dei soccorsi o al prossimo ricalcolo del defibrillatore. [Alcuni defibrillatori sono leggermente diversi, in ogni caso ascoltare le istruzioni del defibrillatore ed eseguirle.image

Se fosse prevista una scarica, una volta scaricato esistono due possibilità: la persona riprende a respirare oppure rimane in arresto.  Se il respiro riprende, la mettiamo in posizione di sicurezza (come in figura sotto) continuando a monitorare che il respiro rimanga stabile; se non riprende continuiamo il massaggio cardiaco.

#4 Cosa fare dopo la ripresa del soggetto colpito dall’arresto cardiaco 

imageQueste quindi sono le linee guida che dobbiamo seguire nel soccorso di una persona in arresto cardiaco. È sempre bene essere informati di ciò in caso ci trovassimo in una situazione di emergenza di questo tipo. Ricordo che è necessario fare un corso di poche ore per poter eseguire correttamente questo tipo di soccorso! Lascio infine un video riassuntivo e molto chiaro per ripassare quanto detto.

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