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Tutti i grandi scrittori… sono stati esordienti

Stephen King, John Grisham, Emingway, Kafka, Umberto Eco… Questi sono solo alcuni dei più grandi scrittori di tutti i tempi, sia nell’epoca classica, sia in quella moderna.

Però… mi sorge una domanda spontanea: anche loro avranno fatto la loro gavetta no? Anche loro avranno percorso il sentiero dell’indifferenza no? Anche loro, quindi, sono stati dei perfetti sconosciuti, dei semplici autori esordienti, no?

E quindi perché non offrire un piccolo spazio, una flebile speranza ai milioni di scrittori esordienti che faticano a farsi conoscere?

Anch’io faccio parte di questa schiera e mi piacerebbe vedere in tutte le librerie un piccolo spazio, magari qualche scaffale, interamente dedicato a noi esordienti. Mi piacerebbe che gli addetti ai lavori facessero più promozione, magari con idee innovative per riavvicinare le persone alla letteratura, cercando di spezzare il dominio dei grandi nomi stranieri e non, in modo che vincesse la meritocrazia e tutti avessero la possibilità di condividere le proprie emozioni e i propri pensieri.

Impariamo a portare rispetto a chiunque scrive un libro perché è un lungo lavoro fatto di momenti di pura ispirazione, di momenti in cui ti capita di fissare lo schermo bianco chiedendosi cosa scrivere, di momenti in cui vorresti cestinare tutto quanto, ma anche di momenti in cui un concetto che esprimi ti fa esplodere di gioia, ti vengono i brividi, hai voglia di spaccare il mondo.

Può essere bello, brutto, noioso o divertente, ma l’autore ci mette tutta la sua passione. Perciò ricordiamocelo sempre: quando compriamo il libro di un qualsiasi autore, stiamo per entrare in contatto con la sua anima.